Controllo di gestione​ nelle piccole imprese, perché è importante?

controllo di gestione excel

Perché è importante Il Controllo di Gestione Aziendale?

Questa è la domanda che assilla ogni manager o imprenditore che vuole migliorare i suoi affari.

Si tratta di strumenti e tecniche in cui puoi simulare l’andamento del tuo business, pianificando la tua strategia aziendale e monitorando le attività ad essa correlata.

Parliamo di uno dei processi fondamentali per far decollare la tua azienda ed evitare imprevisti non calcolati.

Il Controllo di Gestione cosa fa o ti permette di fare?

Abbiamo già visto quali programmi gestionali per le PMI posso ottimizzare i tuoi guadagni, focalizzandoci più su strumenti e software; in questa lettura invece approfondiremo maggiormente il lato strategico.

Occorre precisare che questo processo è diverso in base alla tipologia di azienda e al settore a cui fa riferimento.

Il controllo di gestione nelle PMI può differenziarsi dal controllo di gestione hotel o dal controllo di gestione in sanità (controllo di gestione ASL per esempio).

Controllo di Gestione come è nato

Si è sentito parlare di questo processo dall’economista Peter Lorange già nel 1977, quando lo definiva controllo strategico. Successivamente ha subito delle evoluzioni e viene impiegato sempre di più in ogni azienda, nella gestione di particolari commesse. Recentemente questo modello si sta estendendo anche alle pubbliche amministrazioni.

Come si svolge il controllo di gestione nelle piccole imprese?

Ti permette un confronto tra il bilancio di oggi (attuale) e quello dell’anno precedente, dandoti ampia visione sul rendimento della tua attività professionale e commerciale nel mercato.

Si stabiliscono dei particolari obiettivi da raggiungere in un tempo determinato, attraverso un insieme di pratiche, strumenti e tecniche per migliorare l’efficienza aziendale. Questa è la sintesi di cosa si intende per controllo di gestione.

Quali sono gli strumenti per il controllo di gestione aziendale

Se ti stai chiedendo da tempo qual è lo strumento essenziale per impostare un controllo di gestione efficace, occorre precisare che non esiste uno in particolare.

Si possono sintetizzare però in tre categorie, sebbene non c’è una definizione assoluta.

  • Budget
  • Contabilità
  • Report

Il Budget

Il Budget è la disponibilità finanziaria dell’azienda: si tratta quindi delle risorse che puoi investire. È un parametro essenziale per comprendere se ciò che investi sta portando o porterà degli utili, o soltanto delle spese.

La contabilità

La contabilità ti fornisce preziose indicazioni non solo su un controllo di gestione generico della tua attività, ma anche sul passato della tua azienda.

Si può poi entrare a livello analitico e specifico (nel breve termine), sui costi e ricavi specifici di determinati prodotti o servizi.

Vi sono altresì una serie di strumenti complementari che ti permettono un’analisi quantitativa dei costi e dei ricavi. Un classico esempio è la quantificazione delle materie prime, o la gestione dei turni del personale.

I Report

I Report sono preziosi documenti e meritano un approfondimento a parte (di cui parleremo più avanti ed abbiamo parlato anche in altri articoli). Questi documenti ti permettono di analizzare i dati e prendere delle decisioni future più efficaci.

controllo di gestione per piccole imprese

Identificare quali sono le fasi del controllo di gestione

É importante individuare quali sono le tre fasi temporali principali del controllo di gestione di un’azienda. Il processo si divide essenzialmente in tre fasi principali:

  • Programmazione/ Controllo antecedente;
  • Controllo concomitante;
  • Proiezione/Controllo susseguente.

Nella prima fase definirai gli obiettivi: dovranno essere aggiornati e ristabiliti, ogni volta che cambia il mercato di lavoro. Si tratta quindi di uno stadio estremamente dinamico.

Nella fase di Controllo Concomitante si misurano gli obiettivi che hai determinato in precedenza.
In fine nella terza ed ultima fase, proietterai nel futuro i possibili risultati.

Approfondiamo più nello specifico, questi importanti step per la tua azienda.

Programmazione e pianificazione

In questa fase vanno definiti gli obiettivi di vendita, facendo i conti fin da subito con il proprio budget.

Grazie a questo primo stadio, gli obiettivi prefissati si trasformano in KPI facilmente misurabili: sarà più semplice pianificare dei programmi in base al proprio budget a disposizione.

Un esempio palese, è quando stabilisci se nel controllo di gestione industriale, va diviso il budget aumentando il 20% per la produzione di un prodotto, o diminuendolo del 10% per la produzione di un altro che vende meno.

Anche capire come gestire le risorse umane, e quali disporre per il processo produttivo, fa parte di questa importante fase.

Essenziale poi sarà stabilire il tempo di questo ciclo in cui verrà effettuato il controllo (un mese, un trimestre, un semestre, un anno, etc.)

Questa fase viene chiamata spesso con il nome di budgeting.

Controllo Concomitante

Alla fine del tempo che ti sei prefissato (ad esempio un anno) inizia il controllo di tutta la pianificazione, preventivata.

Si fa un confronto dettagliato dei costi e dei ricavi, per stilare una misurazione dei risultati raggiunti.

Possiamo dire che questa fase si divide ulteriormente in due stadi:

  1. I vari capi reparto o responsabili di determinati settori del tuo business, riporteranno i risultati raggiunti;
  2. Quando avrai dati sufficienti, potrai fare un confronto. Sarà questo il momento importante per correggere il tiro su eventuali scelte passate, poco proficue per l’azienda.

Nel primo step è fondamentale che tu scelga le persone giuste, affinché svolgano una fase adeguata di reporting al momento giusto e nei tempi prestabiliti.

Nello step seguente invece, viene richiesta la tua abilità nel sapere interpretare i report, per porre rimedio a scelte non ottimali, potenziando invece quelle che creano un circuito virtuoso del tuo business.

Mentre è sempre più chiaro cos’è il controllo di gestione e come si fa, può essere utile approfondire cosa sono i Report e come gestirli.

Proiezione o controllo susseguente

Quest’ ultima fase può essere definita anche come fase di reporting: sostanzialmente riporterai “in avanti nel tempo” lo stato economico e finanziario dell’azienda.

Verificando l’andamento che hai realizzato ed il budget a disposizione, si possono evitare scelte che possano portare la tua attività in default.

Un altro esempio è quali sono i modelli di controllo di gestione della pubblica amministrazione. Molti politici, sindaci, o amministratori a vari livelli, riescono a comunicare in tempo, agli enti di riferimento, probabili insolvenze. Grazie a questo processo, eviteranno danni economici e responsabilità amministrative.

Terminata la proiezione, il ciclo ricomincia da capo con un nuovo controllo antecedente o fase di budgeting.

Il Controllo di Gestione è obbligatorio?

L’articolo 2086 secondo comma del Codice della Crisi D’Impresa e dell’insolvenza (C.C.I.I.), ci dice che il controllo di gestione aziendale, è diventato un dovere a cui deve ottemperare la tua azienda.

Non ha importanza se operi in forma societaria o collettiva, ma in base alle dimensioni della tua azienda, dovrai impostare una disposizione ordinata in termini organizzativi e amministrativi.

Per ulteriori riferimenti su questo onere che dovrai affrontare, puoi far riferimento al D.Lgs. n. 14 del 12 gennaio 2019.

Conclusioni

La Contabilità ed il controllo di Gestione può essere un’attività difficile da affrontare da solo.

Rilevare tempestivamente le crisi aziendali e le continue perdite, è essenziale per uscire dal circolo vizioso fallimentare, e riprendere quello virtuoso dei guadagni.

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